La Thailandia é un posto in cui ci si può sfamare bene spendendo veramente pochissimo. Ma a volte vale veramente la pena di mettere mano al portafoglio e spendere. In questo caso mi permetto di consigliarvi il brunch domenicale del Four Seasons Hotel in Bangkok: vi assicuro a fine pasto ve ne andrete soddisfatti. Questo brunch fa il tutto esaurito quasi ogni domenica e non senza motivo. Offre infatti una varietà e qualità di cibi e bevande che non conosce paragone.
Chiariamo subito una cosa: questo non é un brunch. Il brunch è un pasto che consiste in una commistione, sia morfologica che di fatto, di prima colazione(breakfast) e pranzo (lunch). La diffusione è dovuta soprattutto alla comodità di un pasto meno formale di una colazione o un pranzo, assieme alla possibilità di servirsi da un buffet sul quale è lecito proporre qualunque tipo di cibo, dolce o salato che sia. Il brunch è tipico della domenica, quando ci si alza più tardi del solito e non si ha voglia di aspettare fino all’ora di pranzo per mettere qualcosa sotto i denti. Quello che offre il Four Seasons invece non é un autentico brunch ma un vero e proprio pranzo a buffet di eccezionale qualità.
Innanzitutto il prezzo: 2.350 THB++(+7% IVA +10% Servizio = 399,5 THB) [2.749,5 THB = € 66 circa al cambio fine 2011). Le bibite, alcolici inclusi, sono comprese. I bambini dai 4 ai 12 anni pagano THB 900++. Per la Thailandia é caro ma per i nostri standard é un autentico affare. Orario: 11.30-15.00 .
Il brunch del Four Seasons si tiene la domenica ma c’é anche un brunch speciale e più esclusivo che si tiene il primo di gennaio, ogni anno, non importa che giorno sia. Il prezzo del buffet sale di una quindicina di euro se ricordo bene ma aumentano la qualità dei vini e degli champagne, nella sezione mare appaiono aragoste e altre cose costose. Il brunch é upgradato in parecchie sue parti e merita ancor di più. Se avete la fortuna di trascorrere il capodanno a Bangkok permettetemi un consiglio: la sera del 31 dic state leggeri leggeri: spiluccate una cosa, andate fuori a ballare e bere (senza esagerare); in buona sostanza festeggiate frugalmente. Il giorno dopo vi alzate alle 10:30/11:00 e senza far colazione filate al brunch: alle 12 siate già belli in linea forchetta in mano e che il ciel vi aiuti.
All’interno del Four Seasons hotel ci sono 5 ristoranti: uno dei migliori ristoranti Thai della città, uno dei migliori ristoranti italiani della città, un ottimo ristorante giapponese di sushi, un ristorante di cucina internazionale. una rinomata steak house. Questi ristoranti vantano tutti un eccellente qualità ma sono normalmente molto cari e in una città come Bangkok non gli consiglierei (a parte il ristorante Thai che merita e che tutto sommato non é carissimo). Il bello del brunch domenicale é che tutti questi ristoranti propongono il meglio delle loro pietanze.
La Parichart Court: se non temete il caldo cercate di sedervi su uno dei tavoli fuori. Il suo fascino coloniale puo sembrare um'pó decadente ma che diamine son esperienze da fare una volta ogni tanto.
Come si procede? Ci si reca nel cortile interno del Hotel dove si tiene il brunch, ci si fa accreditare (senza prenotazione difficilmente si trova posto libero), si sceglie un tavolo libero (all’interno di uno dei due ristoranti: il Madison o lo Spice Market, oppure nel cortile all’aperto: la Parichart Court, se non temete il caldo). Su ogni tavolo c’è un contenitore con delle card col numero del vostro tavolo. Oltre alle varie pietanze a buffet che vi servirete da soli c’é ne sono parecchie che vanno preparate al momento; in quel caso voi ordinate quel che volete, consegnate una delle card col vostro numero e appena é pronto ve lo portano al tavolo.
Card con numero del vostro tavolo
Passiamo a elencare le varie postazioni:
Il Bar: qui trovate una discreta varietà di vini bianchi compreso dello champagne. Sono disponibili anche dei rossi ma ho notato che visto il caldo sono poco gettonati. Anche le birre ovviamente disponibili sono poco gettonate visto che evidentemente la gente preferisce dar valore al proprio denaro bevendo vino. Si può anche richiedere al barman qualche cocktail: in posti cosi si trova sempre qualche anglosassone che preferisce pasteggiare a suon di Martini, stile Hemingway. Ovviamente sono disponibili anche le bibite gassate che vanno per la maggiore ma la cosa più interessante (sopratutto per gli astemi come me) sono i vari succhi (spremute, centrifughe) di frutta fresca: ananas, melone, anguria, cantalupo e altri frutti tropicali si offrono al meglio nella loro forma liquida; personalmente amo mischiarli, quelli dolci con quelli più aspri. Di solito ne escono sempre dei bibitoni più che buoni e se per caso il risultato non é dei migliori, bé…riprova, sarai più fortunato.
Almeno 8 succhi di frutta freschi sempre disponibili. Poi se uno vuole c’é anche la frutta fresca. Le caraffe dei succhi sono dietro la frutta per impedire ai clienti di maneggiarle da soli? La cosa non mi ha mai fermato.
Caviar Station: immaginate un enorme lastra di ghiaccio a mo di tavolo, immersa in una laghetto pieno di carpe decorative ed un cameriere con stivali/pantaloni di gomma che vi serve direttamente dalla pozza. Può sembrare una cosa um’pó pretenziosa ma é di sicuro effetto. Forse la scena serve a nascondere il fatto che vi servono delle volgari uova di pesce invece di beluga e sevruga ma questi ultimi sono diventati cosi rari e costosi che una scatoletta da poche decine di grammi costa molto più del prezzo del brunch. Qui troverete 6 tipi di uova di pesce tra cui le Tobiko usate comunemente per il sushi e le molto meno comuni Ikura che provengono dai salmoni piu grassi e sono particolarmente ricercati dagli intenditori. Come accompagnamento le solite cose che si servono con il caviale: panna acida, spicchi di uova bollite, scalogno, erba cipollina, capperi, ecc.
Qui ho trovato una foto che inquadra anche il cameriere nella sua tutta di gomma. Sul tavolo la disposizione dei piatti é diversa dalla mia foto ma immagino di tanto in tanto ne varino forma e forse anche contenuti.
Salad Station: offre una buona varietà di insalate varie: solo verdure, con mozzarella, con pollo, con frutti di mare, salmone affumicato, ecc. Difficilmente riuscirete a passare davanti a questa postazione senza mettere qualcosa nel vostro piatto.
Thai Food Station: questa postazione offre una buona varietà di insalate thailandesi e i loro tipici spiedini a base di pollo. Il problema é che la cucina Thailandese é disponibile dappertutto a buon mercato. É una cucina buona ma non adatta a tutti essendo spesso picantissima. Per questa serie di motivi pochi si servono qui. Se uno vuole mangiare thailandese non ha semplicemente bisogno di spendere sessanta e passa euro. Se avete pagato una simile somma vi dovete concentrare su cibi più costosi. Per la cucina locale basta uscire dall’hotel.
Thai Station
Thay Station: la sezione satay/spiedini
Una cosa che pero dovette provare assolutamente qui é il Miang Kham. Il Miang Kham é un delizioso stuzzichino composto dai seguenti ingredienti secchi: cocco, scalogno, lime, noccioline, mango verde, gamberetti, anacardi, zenzero e del peperoncino bird’s eye fresco sia verde che rosso, il tutto bagnato con dello sciroppo di palma e avvolto in una foglia che può essere di diversi tipi , ma sempre commestibile. Da questa descrizione potreste pensare che é una combinazione di sapori e odori fortissimi e invece scoprirete che questo incredibile mix di ingredienti ha un sapore molto delicato tendente al dolce con lievi sentori asprigni (dovuti al lime?) e cosa incredibile per una pietanza Thai non é affatto piccante. Il modo migliore per iniziare il brunch é proprio un paio di Miang Kham con il vostro drink preferito.
Il Miang Kham va assolutamente provato: é lo stuzzichino con cui vi consiglio d'iniziare il pasto.
Indian Food Station: l’angolo della cucina sub-continentale ha un forno Tandori dalla quale sfornano il tradizionale pollo Tandori, pesce marinato Tikka, Shack Kebab, antipastini e salsine speziate al curry varie ma il vero pezzo forte di questa postazione é il Naan, con l’aglio o senza. Il Naan é un tipo di pane azzimo lievitato di origine Indo-pakistana; quando é ben fatto é una delle cose più deliziose di questo mondo. Inutile dire che qui é fatto al top: il cuoco lo impasta e gli da forma davanti ai vostri occhi, poi lo appiccica con forza sulla parete interna del forno metallico a forma di bidone gigante e dopo qualche minuto sul vostro tavolo arriva questa delizia ancora bollente. Un “must” assolutamente imperdibile.
I forni cilindrici dove viene cotto il Naan.
Chinese Food Station: offre degli ottimi Dim Sum e Shu Mai al vapore (sono dei deliziosi ravioli ripieni di gamberi e carne) che meritano almeno un assaggino. Ci trovate anche costicine di maiale brasate con salsa di soia dolce, Anatre Laccate intere e le zuppe: quella agro piccante e quella di pesce Mor con carne di granchio; ma é tutta roba che pur essendo buona non dovrebbe trovare spazio nel vostro piatto visto che lo spazio disponibile nel vostro stomaco é limitato e bisogna impiegarlo al meglio. Poi é chiaro che allo stomaco come al cor non si comanda ed é anche giusto seguire le proprie pulsioni.
Anatre e maialini pronti a essere affettati per voi: basta chiedere.
Japanese Food Station: offre sushi e sashimi di qualità sopraffina e tanto basterebbe, invece ci trovate anche della buona zaru soba tradizionale e a al tè verde (che con questo caldo é l’ideale), manzo shabu-shabu, Tempura di gamberi e la sempre ottima anguilla ai ferri.
Japanese Station
Shabu Shabu
Foie Gras & Salmon Station: questa é LA POSTAZIONE che da sola vale il buffet! Fegato Grasso d’oca intero scottato in padella con salsa al Porto: una poesia! Salsiccette al Foie Gras: deliziose! Le tradizionali terrine al Foie Gras: meravigliose! Custard di Foie Gras con olio al tartufo: mmmh, mmmhh! (Dan Peterson ©) Inutile dire che se non vi piace il Foie Gras al 90% é perché come me avevate assaggiato solo quelle cioffeche che vendono in scatola: qui vi ricrederete e vi convertirete a questa fantadelizia. La postazione propone anche del salmone fresco intero, asparagi e qualche insalata meditteranea ma come ho già detto lo spazio disponibile nel vostro stomaco é limitato e bisogna impiegarlo bene.
Foie Gras Station
Foie Gras Station: oltre al foie gras intero nei piatti notate le salsiccette al fegato con rosmarino nel tegame.
Pasta Station: inutile dire che chiunque venga dall’Italia ad un brunch simile per mangiare della pasta italiota é un mentecatto e quindi nel caso é pregato di lasciare immediatamente questo blog e di non tornarci mai più: astenersi perditempo e mentecatti, please!
Pasta Station
Cold Seafood Station: qui veniamo a una delle altre postazioni che da sole valgono il costo del brunch: quella del pesce e dei frutti di mare. All’interno del ristorante Madison, di fronte alla postazione dei cuochi che cucinano a vista c’é un bancone pieno di ghiaccio sui cui sono depositati: gamberoni tigre, trote, salmone, tonno Akami, chele di granchio, ostriche Rock Sidney, cozze blu della Tasmania, Cappe Sante e nelle occasioni speciali come a capodanno anche aragostine di scoglio e aragoste Red Craw.
Cappe Sante anyone? 😛
Vi riempite un bel piatto con quello che preferite, lo consegnate ai cuochi della Grill Station che é proprio di fronte, dando il vostro numeretto e dicendoli come lo volete cotto e dopo pochi minuti il piatto arriva bello fumante. Ripetete l’operazione fino a quando il vostro stomaco e il vostro fegato ve lo permetteranno.
La Grill Station dove vi cucinano al momento il tutto: come vedete il bancone é fornitissimo di tutte le salse piú usate al mondo per molluschi, frutti di mare e carni. A voi la scelta: in quei bicchierini trovate di tutto.
Grill Station: questa postazione non é solo quella in cui ci si fa cucinare i molluschi e i frutti di mare esposti nella Cold food Station. Qui oltre a una buona varieta di salse varie c’é anche il reparto carne nel quale troverete: costate di manzo scozzese Angus, filetto di manzo, cotolette d’agnello, salsicce bianche di vitello, salmone, tonno, branzino, seppie e altro che non ricordo. Certo in giro c’é un sacco d’altra roba ma io di qui non vado via senza um’pó di filetto e um’pó d’agnello, costi quel che costi.
Voilá un menu tipico della Grill Sation
Omelette Station: con tutto questo ben di Dio c’é qualcuno che ha voglia di farsi fare un omelette o una frittatina? Ma per favore….
Bread Station: baguette francesi, ottimi pani in stile tedesco con vari miscele di farine e cereali, pretzl, croissant al burro, ecc. Questa postazione offre prodotti di qualità ineccepibile ma comunque non ha ragione d’esistere. Perché? Perché come ho già spiegato presso la postazione indiana fanno il Naan che é il non-plus-ultra dei pani e solo quello dovete consumare. Anche col Foie Gras? chiederanno alcuni. Certo! rispondo io. Provare per credere.
Cold Cuts & Cheese Station: offre una buona varietà di salumi (quasi tutti italiani di origine toscana), sottacetti e formaggi (quasi tutti francesi del tipo molle). La postazione é ben fornita e non demerita ma bisognerebbe sforzarsi di evitarla visto che c’è roba molto più buona, particolare e costosa a vostra disposizione. I francesi sostengono che bisogna sempre lasciarsi um’pó di spazio per il formaggio a fine pranzo ma io vi chiedo: – Possiamo davvero fidarci dei consigli culinari di gente che oltre a mangiare rane e lumache vi serve spaghetti bianchi scotti e sconditi a mo di contorno per la bistecca? No! Non credo proprio. Comunque devo colpevolmente ammettere che un assaggino di salumi me lo prendo sempre. Non sempre ahimè il raziocinio prevale sull’istinto. Siate più forti di me e ricordatevi quanti dessert vi aspettano e poi che saranno mai due, tre fettine di affettato? ;-P
Waffle & Pancake Station: caldi, fatti al momento.
Un waffle così neanche in Belgio...
Cakes & Pastries Station:i dolci sono veramente troppi per descriverli e comunque non ne conosco i nomi. E’ un insieme di tavoli messi in fila: 6/7 metri di pasticceria prolungata. Cercate di farvene un idea con le foto. Di buono hanno che di solito sono spesso in mini porzioni cosi potete veramente assaggiarne un fottio. C’è anche una postazione con dell’ottimo gelato fatto artigianalmente: 5/6 gusti ma tutti fatti come si deve.
Maccaron, trouffle e cioccolatini come se piovessero
Crepes & Souffle Station: offre deliziosi suffle alla banana e altri gusti ed ovviamente delle crepes che farete farcire come più vi aggrada con creme, confetture e frutti tropicali vari. Volendo ve le fate fare flambé al Grand Marnier.
Station: Crepes and Souffle
Crepes Suzette, Grand Marnier e frutta tropicale, Olé!
A pensarci bene qualcosa di extra da pagare c’è: tè e caffè. Capirai!!!
Qualche suggerimento finale per rendere ancora più piacevole il vostro brunch:
- Prenotate! Possibilmente almeno una settimana prima. Arrivare in hotel sperando di aver fortuna ci può stare ma rischiate una delusione(sopratutto in alta stagione. Se non volete farlo direttamente da casa, prima di partire potete chiederlo al portiere del vostro albergo appena arrivate: dopotutto é li per aiutarvi. Qui il sito dell’hotel con tutti i numeri di riferimento. Se non temete il caldo quando prenotate chiedete un tavolo all’aperto nella Parichart Court: sedere a gambe incrociate su un divano di bambù all’ombra di una palma, sorseggiando champagne e mangiando frutti di mare può sembrare um’pó decadente ma che diamine, son esperienze da fare una volta ogni tanto.
- Vestitevi non dico in maniera pretenziosa ma almeno con qualcosa di festivo: niente calzoni corti, e sandali per gli uomini. Niente jeans stracciati per le donne. Vi sentirete più a vostro agio, sopratutto quando passate per la lussuosissima hall dell’Hotel.
- Saltate la colazione. Se potete, state leggeri anche a cena, la sera precedente. Non fate alcun altro piano per la giornata. Per assaporare a pieno questa esperienza culinaria sarà meglio arrivare a stomaco vuoto ed avere tutto il tempo per godersela senza che qualche impegno pomeridiano vi sia di assillo. Senza contare che dopo il pasto luculliano che farete l’unica cosa che vorrete sarà una sdraio su cui esalare l’ultimo respiro.
- Una volta preso possesso del vostro tavolo, cercate di mantenere la calma e il sangue freddo. L’istinto di solito é quello di prendere un piatto ed iniziare a riempirlo di roba dalla station più vicina a voi. Non fatelo! Andate al bar, prendete un drink o un succo di frutta. Poi sorseggiando la vostra bibita fatevi il giro completo di tutte le station. Solo quando avrete chiara in mente l’esatta composizione e vastità del banchetto che vi attende potrete scegliere con cognizione di causa con cosa andare a riempire la vostra (ohibò) limitata capacita di stomaco. Lasciate siano i grassi turisti del nord Europa ad abbuffarsi senza ritegno di tutto quel che gli capita a tiro: voi scegliete solo il meglio!
P.S. Se avete in programma un viaggio in Thailandia e non lo avete ancora fatto vi consiglio di leggere questo mio articolo sul Tempio delle Tigri. Un posto bellissimo che non é tra i più reclamizzati dalle guide ma che potrebbe offrirvi un esperienza indimenticabile.
NB: Pur avendo fatto qualche foto del buffet non avevo pensato di farne un articolo sul blog ragion per cui ho dovuto integrare le mie con delle immagini prese in rete. Ho usato comunque solo immagini che corrispondevano a quello che ho visto nelle mie tre visite a Bangkok (inevitabilmente, come tutte le cose il brunch cambia sempre di qualcosina, bisogna tenere conto che trattandosi di cibo la stagionalità ha la sua importanza; credo che comunque in qualsiasi periodo ci andrete non ne rimarrete delusi). Di solito sono molto attento a pubblicare immagini piuttosto leggere (sui 100 k) per non rendere il caricamento della pagina pesante, considerata l’arretratezza della rete internet italiana ma per questo articolo ho dovuto usare immagini um’pó più pesanti del solito: ho notato che riducendo troppo la qualità delle foto i cibi sembrano spenti e mi sembrava un peccato vanificare questo articolo con delle foto che non rendessero giustizia ai cuochi.